

1° giorno Sante Marie (850 m) a Santo Stefano (1.050 m)
(5,6 km). Dislivelli: in salita 380 m – discesa 160 m
Pernottamento in agriturismo, cucina tipica.
Tappa breve che consente di arrivare a Sante Marie in auto o treno e camminare un po’ per entrare nello spirito del viaggio.
2° giorno Santo Stefano (1.050 m) a Valdevarri (1.020 m) e a Nesce (850 m)
(13,9 km). Dislivelli: salita 400 m, discesa: 625 m
Si arriva nel bel borgo medievale di Nesce, dove si può dormire in un b&b e in un alloggio turistico. Possibile anche pernottamento a Valdevarri in case private con cena casalinga, camere semplici.
Si entra in Val de Varri, la valle meno turistica del viaggio, pensate che la strada che la attraversa è stata asfaltata pochi anni fa. Dalla Val de Varri si scavalca e si entra nella Valle del Salto, passando sopra una piccola montagna, qui il sentiero principale rimane in quota, mentre una variante scende al paese di Poggiovalle (fu paese di briganti, da qui venivano alcuni briganti famosi). Ma abbiamo scelto come percorso principale di rimanere sulla montagna con un bel sentiero panoramico che porta direttamente a Nesce.
3° giorno Nesce (850 m) – Villerose – Spedino – Cartore (944 m) o Corvaro (842 m)
(16,6 km). Dislivelli: salita 440 m, discesa 330 m
Pernottamento nel borgo di Cartore o Corvaro.
Si scende il fiume Salto camminandovi a fianco per un tratto. Poi si passa sotto il monte Rose fino a Spedino, poi si percorre la strada sterrata fino al bellissimo villaggio di Cartore, sede di una famosa banda di briganti.
Alternativa per Corvaro (da Spedino):
Se avete problemi a trovare da dormire a Cartore, o volete percorrere un cammino tutto itinerante, senza dormire due volte nello stesso posto, questa variante fa per voi. Adesso è perfettamente percorribile e segnato un nuovo sentiero che allarga il Cammino dei briganti. E’ la versione del cammino che passa da Corvaro. In breve: arrivati a Spedino si gira a sinistra seguendo i segni bianco-rossi e si scende nel bosco fino a Corvaro. Qui si può dormire sia in struttura che in tenda, e ci sono varie opportunità per cenare (pizzerie, pub, ristorante).Il giorno dopo salita alla Duchessa per un bel sentiero nel bosco, senza difficoltà, molto selvatico ma ben segnato, fino al lago della Duchessa. Da qui in giornata potete scendere a valle, o a Cartore (per la Val di Fua o per i Prati di San Leonardo), o a Rosciolo (per la Val di Teve).
Variante Villerose – Grotti – Torano – Spedino: adatta a chi vuole passare da paesi, dove trovare da doremire e mangiare, e vuole evitare la montagna, soprattutto quando c’è fango. Vedi sotto (si può dormire in un appartamento a Grotti e in strutture a Torano).
4° giorno Anello di Cartore – Lago della Duchessa
o, in alternativa, Corvaro – Lago della Duchessa – Cartore o Rosciolo
DA CARTORE Ci sono due possibilità, una più semplice di 12,3 km e una di 15 km, ma molto più lunga come dislivelli e solo per escursionisti esperti. Entrambe le possibilità sono descritte dettagliatamente nel libro.
DA CORVARO Il cammino parte dall’agriturismo L’Anguizzola e sale costante nel bosco, prima su mulattiera poi su sentiero a tornanti, fino a radure di quota dove ci si affaccia sulla valle e sul Monte Morrone sopra di voi. Si prende ora un sentiero di mezzacosta che taglia la montagna, fino alla fonte Salomone e poco dopo al Lago della Duchessa. Successivamente si può scendere per uno dei tre sentieri possibili: Val di Fua, Prati di San Leonardo e Val di Teve (quest’ultimo consente di andare a Rosciolo direttamente).
* VARIANTE MONTANA (non descritta nella guida) – Dal Lago della Duchessa è possibile effettuare una variante fuori dal Cammino, salendo sul monte Velino (2489 m), dormendo al Rifugio Sebastiani e tornando da un altro sentiero a Santa Maria in Valle, in due giorni di cammino. Variante estiva per camminatori molto allenati e ben preparati a muoversi su sentieri difficili, e poco segnati. Il terreno è di alta montagna, severo e aereo. Per questa variante dovete avere la mappa topografica del Monte Velino, e seguire i sentieri, cercando di non perderli (si consiglia l’uso di app con traccia gps).
5° giorno Cartore (944 m) – Santa Maria in Valle Porclaneta – Rosciolo (909 m) – Massa d’Albe (880 m)
(15 km). Dislivelli: salita 500 m, discesa 600 m
Si arriva a Massa d’Albe. Pernottamento in b&b.
Da Cartore si risale al Passo Le Forche, sotto il Monte Velino, e si scende a Santa Maria in Valle Porclaneta, altro luogo carico di suggestioni, tra le quali una magnifica chiesa romanica, capolavoro d’arte del X secolo. Poi il caratteristico borgo medievale di Rosciolo (8,5 km), ideale per fare tappa se volete fare una giornata più tranquilla (ci sono strutture e ristoranti accoglienti). Se proseguite, entrerete in una bella gola in salita, fino ad arrivare di nuovo sotto la Velino, e poi giù fino a Massa d’Albe.
6° giorno Massa d’Albe (880 m) – Alba Fucens – Magliano de’ Marsi – Località Le Crete (non è un paese) (770 m)
(19 km + 3 km giro facoltativo Alba Fucens) Dislivelli: salita 350 m, discesa 450 m
Pernottamento in b&b (non è un paese, casale isolato).
Da Massa d’Albe si sale ad Alba Fucens (8,5 km), che merita una visita. Poi giù fino a Magliano de’ Marsi, il paese più grande e fornito del cammino. Si prosegue per Scurcola (o, con la variante, per Sorbo), fino alla località Le Crete (dove c’è il b&b Casale Le Crete e l’agricampeggio Gargano).
7° giorno Località Le Crete (Tagliacozzo) – San Donato – Scanzano – Poggetello – Sante Marie (850 m)
(21 km) Dislivelli: salita 570 m, discesa 480 m
Pernottamento in b&b o partenza per casa.
Da Le Crete si cammina su panoramici stradelli sterrati fino a San Donato, si sale ai ruderi di un antico castello, si scende a Scanzano e poi a Tubione e Sante Marie, per stradelli e sentieri. Potete ritirare il vostro attestato!
VARIANTI
Ci sono alcune varianti, e tutte sono incluse nelle tracce che vengono rilasciate gratuitamente dalla pagina del sito.
Le seguenti varianti varianti sono indicate con segni di vernice azzurra e bianca e tabelle.
VARIANTE VILLEROSE – GROTTI – TORTANO – SPEDINO
La variante per Grotti-Torano incomincia poco dopo aver oltrepassato il ponte sul fiume Salto che raggiunge Villerose. Si lascia il Cammino dei Briganti che svolta a sinistra e si continua sull’evidente sterrata che risale il fiume Salto fino alla strada asfaltata. La nuova segnaletica per questo tratto è bianco-azzurra. Raggiunta la strada asfaltata si svolta a destra e si prosegue diritti, scavalcando il ponte sul fiume Salto, fino al fontanile sulla destra. In corrispondenza del fontanile si attraversa la strada e si imbocca la sterrata di fronte, delimitata per buoni tratti da querce, che in circa mezz’ora conduce all’ingresso di Grotti, che si vede sulla sinistra non appena gli alberi si fanno più radi. Si supera il ponticello sulla sinistra, poi si svolta a destra e si è a Grotti. Per ritornare sul Cammino dei Briganti si percorre lo stesso itinerario in senso opposto. COORDINATE OSPITALITÀ GROTTI 42°09’19.3″N 13°13’03.0″E
link Google Maps https://maps.app.goo.gl/F6AkvkMhU5iX5Rzb6
Dopo Grotti il cammino continua lungo il fiume, sulla riva destra. Poi entra nel paese di Torano, fino in centro. Per proseguire verso Spedino si ritorna fino alla chiesa di San Pietro in piazza Vittorio Emanuele e poi si imbocca a destra via Spedino, la sterrata che attraversa un bel boschetto di querce, supera fonte San Paolo a destra e si ricongiunge al Cammino dei Briganti nel paese di Spedino, in 3/4 d’ora circa.

Ciao a tutti! Sono Miriam e sono metà piemontese e per metà di Santa Anatolia !
Questo territorio lo sento anche un po mio e per questo vorrei fare presto il cammino!
Qualcuno in partenza la settimana prossima?